Dall’economia giungono nuovi segnali positivi. La disoccupazione in marzo è diminuita in misura consistente sia rispetto al mese precedente, sia – soprattutto – rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nel marzo 2006 vi erano infatti in Ticino 7’810 disoccupati; a fine marzo 2007 ve ne erano 868 in meno (-11,1%), cioè 6’942. Il tasso di disoccupazione è così diminuito dal 5,3% di un anno fa all’attuale 4,7%.
La crescita economica in atto dal 2004 sta dunque portando un marcato miglioramento alla situazione sul mercato del lavoro, con la creazione di nuovi impieghi che vengono occupati da personale residente. Per i prossimi mesi si prevede un’ulteriore riduzione della disoccupazione, sia per i consueti fattori stagionali, sia come tendenza annuale, sebbene in questa seconda fase dell’accordo bilaterale Svizzera-UE sulla libera circolazione delle persone vi sia una pressione accresciuta da parte dei lavoratori frontalieri.
In Ticino aumentano quindi i posti di lavoro e diminuiscono i disoccupati. A questa evoluzione, dopo la crisi del 2001-2003, hanno contribuito il miglioramento delle condizioni quadro offerte all’economia (ritrovata competitività fiscale, contributi alle aziende innovative) e gli incentivi alle imprese che creano posti di lavoro previsti dalla Legge sul rilancio dell’occupazione.
La ripresa determina anche un forte incremento delle entrate fiscali dello Stato, contribuendo a contenere ulteriormente il disavanzo d’esercizio. In particolare il gettito dato dalle persone giuridiche dovrebbe superare quest’anno i 300 milioni di franchi (nel 1995 era pari a 186 milioni: l’aumento è quindi superiore al 60%). La politica economica e quella fiscale realizzate negli anni scorsi trovano riscontro positivo nei dati reali del Ticino che produce e che lavora.
Marina Masoni
11 aprile 2007
Pubblicato il: 11/04/2007