Le cittadine e i cittadini hanno espresso la loro chiara volontà in queste elezioni cantonali. Sapevo che era un esame per me difficilissimo, quasi proibitivo. L’ho affrontato perché sottrarsi a questo esame sarebbe stato poco coraggioso e in fondo poco democratico.
Prendo atto del risultato: positivo nel Luganese, ma molto negativo nelle altre regioni, in particolare nel Sopraceneri.
Gli elettori hanno fatto le loro scelte, che vanno assolutamente rispettate, senza recriminazioni.
Ringrazio veramente di cuore tutti coloro che mi hanno votata e chi in questi mesi difficilissimi della campagna elettorale si è messo a disposizione, con entusiasmo, in modo disinteressato, ben sapendo che le premesse erano sfavorevoli. È stato un lavoro ammirevole e a tutti esprimo la mia più profonda e sentita gratitudine.
Personalmente ho pagato in misura molto pesante le vicende che hanno quasi monopolizzato il dibattito politico nell’ultimo anno e mezzo. Mi spiace veramente che queste vicende abbiano eclissato il lavoro politico svolto nella legislatura: ma il giudizio e la volontà delle elettrici e degli elettori vanno rispettati fino in fondo.
Certo, mi fa piacere essere stata la più votata nella mia regione, nella mia città, nella grande Lugano: ma le elezioni sono cantonali.
Leggo con una certa preoccupazione questa forte spaccatura tra Sopraceneri e Luganese: è una spaccatura che va oltre le persone.
In queste elezioni ha perso in particolare la politica di centro. La politica fondata sulla razionalità purtroppo oggi non passa in Ticino e nemmeno in Svizzera. Occorre prenderne atto. I cittadini chiedono e vogliono altro.
L’augurio è che il Ticino sappia trovare la strada giusta per dare risposte adeguate al disagio che queste elezioni hanno espresso in modo molto marcato.
Grazie di cuore a tutte le cittadine e a tutti i cittadini che mi hanno espresso il loro sostegno con il voto.

Marina Masoni

“Non puoi portare la prosperità scoraggiando la parsimonia.
Non puoi rafforzare i deboli indebolendo i forti.
Non puoi aiutare i lavoratori se colpisci i datori di lavoro.
Non puoi incoraggiare la fratellanza propagandando l’odio di classe.
Non puoi restare fuori dai guai spendendo più di quanto guadagni.
Non puoi costruire il carattere e il coraggio privando l’uomo dell’iniziativa e dell’indipendenza.
Non puoi aiutare gli uomini facendo sempre in loro vece ciò che dovrebbero fare da soli.”

Abraham Lincoln

Pubblicato il: 28/03/2007