Care cittadine e cari cittadini,

eccoci al termine di questa lunga e difficile campagna elettorale. Mi rivolgo direttamente a voi, perché nell’ultimo anno e mezzo sono state dette e scritte molte cose non vere e diffuse anche maldicenze sulla mia famiglia, come mai avrei pensato potesse succedere. Non auguro a nessuno, soprattutto a chi ha figli, di subire cattiverie che feriscono così negli affetti più cari.

È stato fatto credere che i miei genitori e io non paghiamo le imposte in Ticino: le abbiamo invece sempre pagate qui. La fondazione di famiglia non era una cassaforte nascosta a Svitto: da 24 anni il Fisco ticinese ne riceve conti e bilancio e ne esegue la tassazione. L’autorità cantonale di Svitto ha confermato che la fondazione è legale e non ha scopi fiscali.

In merito alla Divisione delle contribuzioni, la Commissione d’inchiesta ha accertato la correttezza del mio agire e in particolare “che la Consigliera di Stato non ha mai esercitato influssi, in ogni caso diretti (ma anche di influssi indiretti non vi è traccia ragionevolmente sostenibile), sulla impostazione e la soluzione di casi particolari”.

Gli accertamenti fiscali su Stinca erano stati aperti dalla Divisione delle contribuzioni quando questa era ancora sotto la mia responsabilità politica, a ulteriore conferma che il Fisco agiva senza interferenze e funzionava bene anche allora. Il comportamento di Stinca è grave: ha tradito la fiducia dell’intero ETT e dei suoi collaboratori. Il giudizio è molto negativo.

Esprimo perciò rammarico, anche se l’ETT non ha responsabilità sulle illegalità compiute dal suo ex direttore. L’agire privato di Stinca ha messo in cattiva luce i buoni risultati ottenuti con la riorganizzazione turistica.

Errori di percorso ne ho fatti sicuramente. Ma ho cercato e trovato il consenso su numerose e importanti riforme che hanno dato risultati positivi. In Consiglio di Stato ho operato per contribuire a far uscire il Ticino dalla grave crisi degli anni Novanta, per il rilancio dell’economia, la creazione di posti di lavoro, la salvaguardia del reddito dei cittadini, la diminuzione delle imposte, per aiutare chi ha veramente bisogno e controllare la spesa pubblica. L’ho fatto ispirandomi a due valori fondamentali della società: la libertà e la responsabilità.

L’economia oggi va meglio, ma vi sono ancora persone, famiglie, imprese in difficoltà. Sono quindi necessarie nuove riforme. L’obiettivo è creare e attirare lavoro in Ticino. Il lavoro è la miglior forma di socialità; non è tutto, ma senza un lavoro tutto è più difficile. Per questo ho presentato un programma di 15 riforme, con cui mi impegno a:

  • diminuire le imposte ai cittadini e alle imprese, per lasciare più reddito alle persone e attirare nuove attività economiche
  • potenziare gli incentivi alle imprese che fanno investimenti e creano posti di lavoro per chi risiede qui
  • completare il risanamento delle finanze.

Mi faccio garante in Governo di una politica che escluda aumenti di imposte e non scarichi debiti insostenibili sulle future generazioni. Le finanze non si risanano con più tasse, ma con il controllo della spesa.

So di affrontare un’elezione molto difficile. Sottrarsi al giudizio delle elettrici e degli elettori sarebbe però stato poco coraggioso e poco democratico. A voi la scelta: ho presentato i risultati della politica attuata al DFE e i miei progetti per il nuovo quadriennio, affinché questa vostra scelta sia più libera e consapevole.

A tutti coloro che mi hanno sostenuta in questo difficilissimo anno e a chi mi sosterrà col voto dico, di tutto cuore, GRAZIE.

Marina Masoni
Consigliera di Stato
Marzo 2007

Pubblicato il: 20/03/2007