Piace constatare che alcune proposte fatte in tempi politicamente proibitivi e osteggiate duramente, prima o poi riescono ad affermarsi. Sembra stia accadendo con i correttivi che avevo suggerito al sistema dei sussidi per il pagamento dei premi di cassa malati. Dal 1. gennaio di quest’anno un primo passo è stato compiuto.
Il sistema ticinese è molto generoso – secondo alcuni fin troppo -, poiché versa sussidi anche ad assicurati che hanno redditi elevati. Un primo tentativo di porre rimedio a questa situazione non conciliabile con le difficoltà finanziarie in cui il Cantone si trovava era stato effettuato nel 2004. Tra le misure ve n’era una che di fatto avrebbe voluto escludere dai sussidi le famiglie con reddito lordo superiore ai 10mila franchi al mese. Misura sensatissima, ma vi fu una levata di scudi, gli oppositori sostennero che non era vero che lo Stato sussidiava redditi superiori ai 10mila franchi al mese e, anche contro altre misure previste, venne lanciato il referendum, che ebbe la meglio nella votazione popolare del 16 maggio 2004.
La spesa per i sussidi di cassa malati è aumentata ancora dopo quel no. Nel documento “Creare e attirare lavoro in Ticino” del gennaio 2007 ho lanciato la proposta di introdurre un nuovo sistema per i sussidi di cassa malati, non più basato sul reddito imponibile, ma sul reddito netto, cioè sul lordo meno le trattenute per i contributi di legge obbligatori. Questo parametro dà molto meglio l’idea della condizione economica degli assicurati (il documento è consultabile in questo sito, nella pagina “Archivio” e “Pubblicazioni”).
Nel dicembre scorso, il Consiglio di Stato e il Gran Consiglio hanno approvato una modifica di legge per frenare l’aumento della spesa dovuta ai sussidi di cassa malati. La misura è stata proposta nel messaggio sul Preventivo 2008 del Cantone. In questo messaggio il Governo ribadisce ciò che aveva affermato quattro anni prima, fornendo anzi dati e cifre che dimostrano come la distribuzione di sussidi fosse scriteriata, andando a beneficio di assicurati con redditi elevatissimi, addirittura a persone singole con un reddito di 178mila franchi.
Quale è stato il rimedio? L’introduzione proprio di un limite di reddito lordo al netto delle trattenute per oneri sociali obbligatori. Il limite è di 60mila franchi per le persone sole, di 90mila franchi per le famiglie, con l’aggiunta di 10mila franchi per figlio fino a tre figli e, per i successivi, di 5mila franchi. Sono limiti ancora molto elevati (che tra l’altro confermano come vi siano casi di sussidi a redditi di 10mila franchi mensili e oltre): ma questi limiti, abbinati a quelli sulla sostanza, tolgono comunque contributi a ben 2’190 assicurati, come ha specificato il Governo nel messaggio. In altre parole fino all’anno scorso il Cantone ha sussidiato persone che non avevano certamente bisogno dell’aiuto statale per pagare i premi di cassa malati.
Verrebbe da commentare: non è mai troppo tardi. Un primo timido passo è stato compiuto verso una socialità meno a pioggia, anche se i limiti introdotti restano molto alti e il risparmio risulta irrisorio in rapporto al deficit d’esercizio del Cantone, nuovamente in aumento.
Marina Masoni
29 gennaio 2008
Pubblicato il: 29/01/2008