“Il Punto Franco, di cui si è recentemente festeggiato il centenario, è uno dei luoghi più noti ma anche meno conosciuti di quel vastissimo scalo ferroviario cresciuto al confine tra Lombardia e Ticino alle spalle dell’abitato di Chiasso. Circondato come un’isola da un mare di binari, e come un’isola accessibile soltanto mediante un ponte, il Punto Franco è un agglomerato di magazzini destinati al deposito delle merci in transito il più importante dei quali, progettato nel 1922–24 dall’ingegnere bernese Robert Maillard, ospita da qualche anno anche la sede dell’Archivio del Moderno. Come ricordato da Giulio Barazzetta nel suo saggio dedicato alla diffusione e alla ricezione dell’opera di Maillart, Max Bill lo menziona nella monografia pubblicata nel 1949 descrivendo la hall del deposito di Chiasso e pubblicandone lo schema statico. Un riconoscimento implicito delle qualità di questo complesso edilizio che lo stesso Maillart descrive nelle sue due componenti di entrepôt e hangar. Il primo massiccio e chiuso, il secondo aereo, unificati dall’impiego del calcestruzzo armato. Interessante anche la ricostruzione della vicenda storico-economica del Punto Franco, sia durante gli anni della guerra che della ricostruzione e dell’esplosione della società dei consumi. Nel libro i testi sono di Barazzetta, Mario Botta, Luigi Brenna, Paolo Brenni, Andrea Debernardi, Lidor Gilad, Tullia Iori, Franco Masoni, Marina Masoni, Gabriele Neri, Paolo Poloni, Letizia Tedeschi, Marino Viganò e le fotografie di Enrico Cano, Marco D’Anna, Marco Introini, Gian Paolo Minelli, Marcelo Villada.”

Fonte: Casabella

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Pubblicato il: 18/05/2021